I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni pullulano di personaggi indimenticabili, ognuno con le proprie peculiarità e il proprio ruolo nella complessa trama. Ecco alcuni dei principali:
Renzo Tramaglino: Il promesso sposo, un filatore di seta onesto e coraggioso, ma spesso impulsivo. È la personificazione dell'uomo del popolo, vittima delle ingiustizie del potere.
Lucia Mondella: La promessa sposa, una giovane donna umile, pia e di grande integrità morale. La sua bellezza attira l'attenzione di Don Rodrigo, scatenando gli eventi del romanzo. È un simbolo di purezza e fede.
Don Abbondio: Il pavido curato che, per paura di Don Rodrigo, rifiuta di celebrare il matrimonio tra Renzo e Lucia. È un personaggio comico e allo stesso tempo una critica all'opportunismo e alla mancanza di coraggio.
Don Rodrigo: Il signorotto locale che, per un capriccio, impedisce il matrimonio tra Renzo e Lucia. È l'incarnazione del potere prepotente e arbitrario.
Fra Cristoforo: Un frate cappuccino che cerca di aiutare Renzo e Lucia. Ha un passato violento, ma si è convertito alla fede e dedica la sua vita al bene. È un simbolo di giustizia e carità cristiana.
Agnese: La madre di Lucia, una donna saggia e pratica, che cerca di consigliare la figlia e di aiutarla a superare le difficoltà.
Perpetua: La serva di Don Abbondio, una donna pettegola e curiosa che è a conoscenza di molti segreti del suo padrone.
Azzecca-garbugli: Un avvocato che Renzo consulta per cercare di far valere i suoi diritti, ma che si rivela corrotto e inaffidabile.
L'Innominato: Un potente signorotto locale, noto per la sua crudeltà e per le sue azioni malvagie. La sua conversione rappresenta uno dei momenti chiave del romanzo.
Gertrude (La Monaca di Monza): Una nobile costretta a farsi monaca contro la sua volontà. La sua storia tragica è una critica alle imposizioni familiari e alla mancanza di libertà individuale.
Questi sono solo alcuni dei personaggi principali, ma il romanzo è popolato da una miriade di figure secondarie, ognuna con la propria storia e il proprio ruolo nel dipingere un affresco vivido e realistico della società lombarda del Seicento.